In Italia ne soffre oltre il 25% della popolazione, soprattutto le donne dopo i 45 anni (50%) e in menopausa (90%), ed è in costante aumento, complice anche il nostro stile di vita e l’ambiente in cui viviamo.
Occhio Secco
Si dice sindrome dell’occhio secco (DES, Dry Eye Syndrome) o Sindrome da Disfunzione del film lacrimale (Tear Dysfunction Syndrome).
È un disturbo che all’inizio causa una serie di fastidi, come arrossamento, bruciore, sensazione di corpo estraneo e sensibilità alla luce, che spesso interpretiamo come circostanza passeggera dovuta a stanchezza e stress. In realtà questi sintomi, se frequenti, non vanno trascurati perché la sindrome da occhio secco è una patologia a tutti gli effetti e con il tempo può aggravarsi, con conseguenze anche irreversibili sulla capacità visiva e sulla normale fisiologia dell’occhio finendo col dipendere da gocce artificiali e colliri che con il tempo diventano meno efficaci.
Nella sindrome dell’occhio secco si distinguono due forme:
DISCLARIMIA
Eccessiva evaporazione lacrimale
causa più dell’80% dei casi di occhio secco, è provocata dall’ostruzione o dal malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre; la produzione della componente oleosa di cui si compone il film lacrimale non è sufficiente e le lacrime evaporano troppo in fretta
IPOLACRIMIA
Ridotta produzione lacrimale
in questo caso è la componente acquosa del nostro film lacrimale a non essere prodotta in quantità sufficiente dalle ghiandole lacrimali e l’occhio non può godere della giusta umidità.
Fattori di rischio e predisposizione:
I fattori di rischio e di predisposizione alla sindrome dell’occhio secco sono molteplici e di varia natura:
fisiologici, patologici, legati al nostro stile di vita ed anche all’ambiente.
Ecco i più noti:
- l’età, soprattutto dopo i 50 anni e nelle donne, per un fattore legato allo squilibrio ormonale
- utilizzo di lenti a contatto (la sindrome insorge nel 50% dei casi)
- congiuntiviti allergiche, blefariti e infiammazioni croniche, pregresse infezioni
- malattie metaboliche, ipotiroidismo, ipertiroidismo, artrite reumatoide
- degenerazioni della cornea congenite o acquisite
- interventi di chirurgia oculare
- alcuni tipi di farmaci
- fumo (30% dei casi, le fumatrici rischiano 4 volte tanto)
- eccessivo uso di cosmetici per gli occhi
- botulino per fini estetici
- ambiente e clima: smog, prolungata esposizione al sole, insufficiente umidità negli ambienti chiusi, polvere
- prolungato uso del computer: oltre al “microclima” che si crea intorno al device, la concentrazione e la postura che adottiamo ci inducono a sbattere di meno gli occhi e quindi non garantiamo una adeguata lubrificazione ai nostri occhi
- abuso di smartphone (sembra curioso, ma il collo piegato in avanti altera l’apertura palpebrale e di conseguenza la fisiologia del film lacrimale).
DIAGNOSI E CURA: LA LUCE PULSATA, IL PROTOCOLLO EYE-LIGHT
La Luce Pulsata (IPL) è un dispositivo di ultima generazione per la cura dell’occhio secco. Si basa sul calore trasferito dalla luce policromatica alle ghiandole di Meibomio, per ammorbidire e ridurre la trombosi vascolare che impedisce la corretta secrezione.
Il protocollo EYE-LIGHT per il trattamento della sindrome da occhio secco si basa su due tecnologie brevettate per ottimizzare l’energia della luce e del calore:
- OPE Optimal Power Energy (IPL), tecnologia di luce ad ampio spettro che ottimizza la stimolazione e la rigenerazione dei tessuti. OPE® (IPL) ottimizza l’emissione di calore stimolando le ghiandole di Meibomio a riprendere la normale funzionalità.
Rispetto alla classica tecnologia a luce pulsata, le lunghezze d’onda della luce emessa e le energie sono sfruttate al 100% nel rispetto del metabolismo delle cellule esposte. - LM Light Modulation LLT, tecnologia di fotobiomodulazione (PBM): le cellule assorbono i fotoni della luce e trasformano la loro energia in energia biochimica che genera i processi metabolici necessari per riparare e rigenerare le cellule.
Grazie alla sinergia delle due tecnologie, le ghiandole di Meibomio riprendono a produrre i lipidi necessari alla normale fisiologia del film lacrimale.
Il trattamento è assolutamente indolore, dura pochi minuti e in molti casi si comincia ad apprezzare un miglioramento dei sintomi già dopo poche ore.
Il protocollo prevede da 2 a 4 trattamenti a distanza di 15/20 gg.
La tecnologia di EYE-LIGHT consente di abbinare alla cura dell’occhio secco applicazioni accessorie di natura estetica, per il benessere cutaneo e antiaging (contorno occhi, trattamento delle rughe di espressione).
Che cos’è il film lacrimale?
Il film lacrimale è una pellicola sottile che avvolge il nostro occhio, lo protegge e lo nutre.
Si compone di tre strati (mucoso, acquoso e lipidico), che svolgono diverse funzioni: lubrificazione, nutrimento, barriera protettiva da agenti batterici esterni, pulizia dalle impurità, coadiuvante della trasparenza della superficie corneale.
Le ghiandole di Meibomio
Sono oltre cinquanta e si trovano l’una accanto all’altra nelle palpebre. Sono preposte a secernere lo strato lipidico che rappresenta lo strato più esterno del film lacrimale, con funzione di difesa dell’epitelio corneale, di controllo dell’evaporazione dello strato acquoso della lacrima e quindi del corretto livello di idratazione della cornea.
Quando la secchezza oculare transitoria si trasforma in vera e propria sindrome, si compromette un po’ alla volta tutta la superficie oculare, si coinvolgono le ghiandole lacrimali, le ghiandole del Meibomio, la rete dei recettori e delle terminazioni nervose corneali e congiuntivali, con sofferenza soprattutto a danno della cornea.