Il cheratocono è un’alterazione della curvatura della cornea, che induce astigmatismo irregolare, spesso associato a miopia. Può essere bilaterale e manifestarsi nei due occhi in tempi diversi. È un disordine lentamente progressivo, che può impiegare alcuni anni per svilupparsi e che può arrestarsi in qualsiasi stadio della sua evoluzione. Il cheratocono è una condizione non infiammatoria della cornea. Si evidenzia con un progressivo assottigliamento in un’area corneale che subisce una trasformazione: dalla normale forma a cupola ad una forma a cono. Il nome ‘cheratocono’ deriva infatti dal greco ‘kerathokonus’ e significa ‘cornea conica’.
Cheratocono
Che cos'è il Cheratocono?
Che cos'è la Cornea?
La cornea è una struttura trasparente a forma di cupola che ricopre l’occhio. Insieme al cristallino, la cornea è responsabile della messa a fuoco delle immagini provenienti dall’esterno. Un’anormalità della cornea o un’alterazione della sua superficie possono determinare disturbi importanti nel modo in cui vediamo il mondo.
Quali sono le cause?
Il cheratocono è conosciuto sin dall’antichità ed è stato ben descritto dalla metà del XIX secolo, ma le cause che portano al suo sviluppo rimangono tuttora oscure. Tra le possibili cause:
- fattori ereditari o genetici (alcuni studi dimostrano che circa l’8% dei pazienti con cheratocono ha parenti affetti dalla stessa patologia);
- alterazioni metaboliche dell’organismo, soprattutto di tipo vitaminico ed endocrino, che alterano il tessuto corneale;
- si può presentare in associazione con alcune rare affezioni, incluse alcune malattie allergiche autoimmuni, la sindrome di Down, la sindrome di Ehlers-Danlos, la sindrome di Marfan, la distosi craniofacciale e la osteogenesi imperfetta (tutte condizioni di origine genetica);
- è stato ipotizzato che anche strofinarsi eccessivamente gli occhi possa giocare un discreto ruolo in questa patologia.
Eyecare Clinic raccoglie informazioni particolarmente accurate sulla condizione generale di salute del paziente affetto da cheratocono, con l’obiettivo di identificare eventuali disfunzionalità o comportamenti che possono avere un’influenza negativa sulla sua condizione visiva.
Quali sono i sintomi?
I pazienti con cheratocono segnalano inizialmente visione sfuocata e distorta. Questi primi sintomi possono essere accompagnati da fotofobia (sensibilità alla luce) e bagliori improvvisi. I pazienti lamentano spesso la necessità di cambiare frequentemente i propri occhiali, a causa del progressivo calo visivo.
Negli stadi avanzati della malattia può verificarsi un calo precipitoso della capacità visiva dovuto all’opacizzazione dell’apice del cono.
Quali esami lo diagnosticano?
I metodi più sicuri per la diagnosi del cheratocono sono la Pentacam o tomografia corneale e la Cheratometria. Entrambi gli esami non sono invasivi; sfruttano la reflettività della superficie corneale e la tridimensionalità della cornea per creare un’immagine virtuale e riflessa con il computer, e a occhio nudo, in modo da ottenere una sorta di ricostruzione in 3D dell’organo.