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IPOLACRIMIA: COS’È E COME TRATTARLA

SINDROME DELL’OCCHIO SECCO: DISLACRIMIA E IPOLACRIMIA

Quella dell’occhio secco è una sindrome molto diffusa in tutto il mondo: si stima che solo in Italia ne soffra circa il 25% della popolazione, in particolare donne sopra i 50 anni e in menopausa. E i dati, complici il nostro attuale stile di vita e alcuni fattori ambientali, sono destinati a crescere.

La sindrome dell’occhio secco ha due forme:

  • Dislacrimia: eccessiva evaporazione lacrimale
  • Ipolacrimia: ridotta produzione lacrimale.

Scopriamo di più sull’ipolacrimia, cos’è e come trattarla.

IPOLACRIMIA: COS’È E PERCHÉ SI SVILUPPA

L’ipolacrimia si ha quando le ghiandole palpebrali e lacrimali non producono più liquido lacrimale a sufficienza, causando una secchezza oculare più o meno accentuata. La scarsa produzione di liquido lacrimale è dovuto a diversi fattori, tra cui atrofia totale o parziale e alterazioni ormonali.

IPOLACRIMIA: I SINTOMI

principali sintomi dell’ipolacrimia sono:

  • Bruciore;
  • Fotofobia (fastidio alla luce);
  • Sensazione di corpo estraneo;
  • Difficoltà ad aprire la palpebra al risveglio;
  • Annebbiamento;
  • Dolore.

LE CAUSE DELL’IPOLACRIMIA

E ora ecco alcune note cause dell’ipolacrimia:

  • Età avanzata: andando in là con gli anni le ghiandole lacrimali subiscono una naturale atrofizzazione progressiva e producono meno lacrime;
  • Menopausa: le donne tra i 50 e i 60 anni che si stanno avvicinando o sono da poco in menopausa sono le più soggette all’ipolacrimia, probabilmente a causa degli scompensi ormonali;
  • Uso di lenti a contatto: le lenti, soprattutto se portate per molte ore, riducono la capacità traspirante dell’occhio. In alcuni soggetti si verifica un aumento nell’evaporazione lacrimale, che causa irritazioni e infezioni;
  • Fattori ambientali: stare in ambienti con impianti di riscaldamento o condizionamento accessi, una lunga esposizione in luoghi inquinati o in condizioni atmosferiche molto soleggiate o ventose, la permanenza ad altitudini elevate sono tutte situazioni in cui si accentua l’evaporazione lacrimale, con una riduzione della lubrificazione degli occhi;
  • Uso eccessivo di make-up: l’uso costante ed eccessivo di make-up può rendere l’occhio più secco, soprattutto quando si usano prodotti di dubbia qualità;
  • Uso prolungato di computer e smartphone: chi lavora per tante ora al computer tende a soffrire facilmente di ipolacrimia. Lo stesso dicasi per chi passa molto tempo con lo smartphone: l’attenzione verso lo schermo ci induce a “sbattere” di meno le palpebre, con conseguente calo della lubrificazione;
  • Malattie e sindromi varie: alcune malattie, come malattie metaboliche o degenerazione della cornea, portano all’ipolacrimia.

Anche l’abuso di fumo e l’uso di alcuni farmaci possono causare ipolacrimia.

IPOLACRIMIA: COSA FARE?

Innanzitutto è necessario rivolgersi a un medico oculista, il quale valutato il quadro clinico potrà suggerire il trattamento idoneo. Solitamente tutto si risolve rapidamente grazie all’uso di colliri o lacrime artificiali, ma è bene non sottovalutare la sintomatologia perché si potrebbe nascondere un problema più grave.

Tuttavia ci sono alcuni accorgimenti da mettere subito in pratica:

  • Bere più acqua;
  • Mangiare più frutta e verdura;
  • Mantenere umidità negli ambienti in cui vivi;
  • Limitare ove possibile l’uso di computer e smartphone;
  • Usare colliri appositi quando porti le lenti a contatto per molte ore.

Per qualsiasi dubbio contatta lo staff di Eyecareclinic: siamo a tua disposizione!