CURARE LA CATARATTA CON LA LENSECTOMIA REFRATTIVA
Qualche articolo fa vi abbiamo parlato di cos’è la cataratta e da cosa può essere causata.
Come consiglio finale vi abbiamo invitati a intervenire in anticipo per evitare che il problema degeneri. Oggi infatti esistono diversi modi semplici e indolori per curare la cataratta: uno di questi è la lensectomia refrattiva.
LENSECTOMIA REFRATTIVA: COS’È
La lensectomia refrattiva è un intervento chirurgico che comporta l’asportazione del cristallino naturale lasciando in posizione il “sacco capsulare”, ovvero la struttura elastica che lo contiene. Questo aspetto è fondamentale, poiché permette l’impianto nel sacco di una lente artificiale pieghevole e trasparente, formata da materiali bio componibili.
LENSECTOMIA REFRATTIVA: CHE BENEFICI HA SULLA CATARATTA
Questa tecnica permette di rimuovere la cataratta e nel contempo correggere difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia. Il risultato è che al paziente affetto da cataratta viene restituita una visione nitida, con un percorso di recupero pressoché immediato.
Molteplici i vantaggi per i pazienti: innanzitutto i difetti visivi possono essere corretti anche se di grado molto elevato, inoltre con un unico intervento si agisce su due fronti, come nel caso di soggetti a elevata miopia i quali sono a rischio di una precoce comparsa della cataratta (fascia d’età: 50 – 60 anni).
LENSECTOMIA REFRATTIVA: COME SI SVOLGE L’INTERVENTO
Dopo approfondite analisi e dopo che il soggetto è stato ritenuto idoneo a questo tipo di intervento, l’occhio viene anestetizzato tramite gocce di collirio anestetico.
Per la rimozione del cristallino si procede per mezzo della “facoemulsificazione”, una tecnica molto all’avanguardia che prevede l’introduzione di una sonda a ultrasuoni con punta in titanio in un’incisione inferiore ai 2 mm. Il cristallino viene frammentato tramite ultrasuoni e rimosso attraverso l’aspirazione.
L’intervento non causa dolore né durante né una volta concluso, e dura in totale 15 minuti circa. Dopo poche ore dall’intervento il paziente inizia a tornare a una visione nitida, processo che si stabilizza nell’arco di 7 giorni circa.
Per saperne di più e per conoscere i tipi di lenti che possono essere impiantati, consultare la pagina apposita.