BATTITO DI PALPEBRA: L’IMPORTANZA PER IL NOSTRO CORPO
Il battito di palpebra è un movimento meccanico e totalmente automatizzato cui difficilmente prestiamo attenzione in modo consapevole. Eppure si stima che nell’arco di una giornata un individuo sbatta le ciglia per circa 12.000 volte: tante, vero?
La frequenza con cui si sbattono le palpebre è variabile a seconda del soggetto e dell’attività che si sta svolgendo: ad esempio, nel corso di una conversazione in media una persona sbatte le palpebre circa 22 volta al minuto, mentre in fase di lettura circa 15 – 20 volte al minuto. Davanti al monitor del computer la frequenza si abbassa a causa dell’innalzarsi del livello di concentrazione: si stima che in questo caso il battito di palpebra avvenga meno di 5 volte al minuto.
Ma a cosa è dovuto il battito di palpebra? Perché è così importante, a dispetto di quanto si possa pensare, per il nostro corpo, e come fare nei casi in cui la frequenza del battito cali?
BATTITO DI PALPEBRA: FA BENE ALL’OCCHIO
Il battito di palpebra è un tipo di riflesso, di origine sia involontaria che volontaria (oltre all’automatismo infatti siamo in grado di battere le palpebre per volontà precisa), essenziale per il nostro occhio per diverse ragioni, tra le quali:
- Il battito di palpebra permette di distribuire la lacrima sulla superficie oculare mantenendola idratata e favorendo la lubrificazione dell’occhio;
- Il battito di palpebra aiuta nella rimozione di qualsiasi presenza estranea dall’occhio;
- Il battito di palpebra difende il nostro occhio da un’eccessiva penetrazione di luce o da accentuati eventi atmosferici.
Potremmo dunque paragonare il battito di palpebra ai tergicristalli dell’automobile: anch’essi infatti puliscono e lubrificano, permettendo di migliorare la visibilità attraverso il vetro.
BATTITO DI PALPEBRA: FA BENE AL CERVELLO
Studi più recenti dimostrano come il battito di palpebra abbia effetti positivi non solo per gli occhi, ma anche per il cervello: chiudendo gli occhi si disattivano alcune aree celebrali, tra cui quelle incaricate della vista, mentre con la successiva riapertura si ha una maggiore concentrazione e un incremento nella capacità di focalizzare meglio ciò che si stava osservando.
BATTITO DI PALPEBRA: NON TRASCURIAMOLO!
Alcune persone sono soggette al rischio di secchezza oculare, e ci riferiamo soprattutto a coloro che passano molte ore del giorno davanti al computer: in questo caso sarebbe bene innalzare in modo volontario la frequenza del battito di palpebra, e ogni tanto chiudere gli occhi per qualche secondo facendo così riposare la vista. E, ancora, per i casi di maggiore secchezza oculare sono fortemente consigliati colliri specifici: in farmacia se ne trovano di diverse marche.
Anche un apparente riflesso insignificante ha in realtà un’enorme importanza!