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DISTACCO DELLA RETINA: AGISCI CON TEMPESTIVITÀ

Come spesso accade in ambito medico – chirurgico, anche il distacco della retina va valutato tempestivamente per evitare l’aggravarsi della situazione. Ma procediamo con ordine e vediamo cos’è la retina e in cosa consiste il suo distacco.

RETINA: COS’È

La retina è un sottile strato di tessuto nervoso sensibile alla luce, ed è collegata al cervello mediante il nervo ottico. Formata da cellule recettoriali, coni e bastoncelli, essa è un elemento fondamentale per una corretta visione: la sua funzione è quella di trasformare la luce ricevuta in impulsi elettrici, che tramite il nervo ottico vengono trasmessi alla corteccia celebrale e lì trasformati in immagini.

In condizioni normali, la retina è aderente alla superficie interna dell’occhio e al tessuto sottostante, detto “coroide”.

DISTACCO DELLA RETINA: CHI AFFLIGGE E DA COSA PUÒ ESSERE CAUSATO

Il distacco della retina è una patologia piuttosto rara (colpisce 1 individuo su 10.000) che affligge principalmente persone di età media con livelli medio-alti di miopia (oltre le tre diottrie). Può presentarsi per diverse ragioni:

  • Presenza di degenerazioni retiniche periferiche (chiamate “regmatogene”);
  • Trauma contusivo oculare;
  • Trazione vitreoretinica nella retinopatia diabetica proliferante;
  • Assunzione di particolari antibiotici, chiamati “fluorochinoloni”.

DISTACCO DELLA RETINA: PRINCIPALI SINTOMI

Distaccandosi, la retina si accartoccia su sé stessa trascinando i vasi sanguigni che portano ossigeno e nutrienti all’occhio: da lì a poche ore ha inizio la morte delle cellule e la progressiva perdita della vista.

Il sintomo più largamente diffuso del distacco della retina è quello della visione di una “tenda” nel campo visivo, ma si possono percepire anche flash luminosi lampi di luce, oppure punti e linee mobili di colore scuro. Non c’è invece la presenza di dolore.

DISTACCO DELLA RETINA: COME COMPORTARSI

Qualora si sia colpiti da un improvviso e brusco calo della vista, il consiglio è quello di recarsi immediatamente in un centro specializzato o al pronto soccorso: se il problema viene diagnosticato nella sua fase iniziale spesso è sufficiente un trattamento argon laser fotocoagulativo, limitando i danni per l’occhio. Nei casi più gravi si agisce direttamente con un intervento chirurgico, in anestesia generale: la maggior parte delle volte l’operazione non necessita di essere ripetuta.

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